Castelli: "i Romani arretrati culturalmente"

Il grugnito del suino tuona dal gelido Nord.

Ennesima sparata a poco tempo di distanza della Lega contro Roma e i Romani. Questa volta è Roberto Castelli che sulla questione dei pedaggi del Grande Raccordo Anulare dichiara "i Romani non vogliono pagare perché sono arretrati culturalmente, perché pensano che lo Stato debba pensare a tutto".
Ormai abituati ai deliri razziali della Lega contro il Sud adesso ci pensa un Ministro della Repubblica italiana che dovrebbe essere imparziale e super partes a sparare a freddo contro la cittadinanza Romana dimostrando oltre il disprezzo e la bassezza politica l'ignoranza di chi vorrebbe allungare le mani sul portafogli dei Romani: infatti il tratto del G.R.A. non è una tangenziale ma una strada interna alla città indispensabile per la circolazione.


Ancora una volta la Casta politica del Nord manifesta la sua ostilità verso le altre comunità italiane (ieri i Napoletani, oggi i Romani), un odio non politico ma etnico. Dopo 150 anni la situazione rimane immutata.